WebCamp Zagreb 2016

Resoconto della nostra esperienza

4,5'
Andrea Cadorin 31/10/2016 04:46
Categoria: Eventi

Venerdì scorso ho partecipato al WebCamp di Zagabria che si è svolto nelle giornate del 28 e 29 Ottobre, assieme a Marco e Stefano.

Città molto bella, tanti speaker e argomenti per tutti i gusti sono le poche parole che basterebbero per raccontare di quest’esperienza. Ecco comunque un riepilogo degli interventi che ci hanno maggiormente impressionato.

Il primo giorno è iniziato con il keynote di Graham Daniels, con un talk molto interessante sulle problematiche legate alla mancanza di diversità nel nostro campo. Graham in particolare ci parla dell’ambiente “ostile” che le minoranze (etniche, di sesso, etc) spesso si trovano ad affrontare nella vita lavorativa quotidiana e ci ricorda che spesso ne siamo in parte colpevoli anche senza rendercene conto. Per questo ha dato vita al Code Manifesto per aiutarci a ricordare che la diversità è un’opportunità di crescita per tutti.

Photo by Goran Levacic

Altro talk degno di nota è stato sicuramente quello di Zoran Antolovic intitolato “Self-testable API docs – Docs shouldn’t lie!” che ci ha dato alcuni spunti sulla generazione di documentazione per API e sul loro test, argomento che stiamo sviluppando proprio in questo periodo in MV Labs. Il consiglio di Zoran è di utilizzare JSON Hyper: schema e tool open source CodeCeption per testare che gli endpoint restituiscano valori coerenti con la documentazione generata.

A seguire è stata la volta di Marco Pivetta con il suo talk sull’Event Sourcing e CQRS. Marco ha descritto i problemi risolti ma anche introdotti da questo approccio. La separazione netta tra comandi ed eventi (CQRS) semplifica la modellazione del dominio; poter disporre della storia completa di tutti gli avvenimenti (Event sourcing) rende l’applicazione molto flessibile in particolare quando bisogna recuperare o filtrare dati. Uno degli aspetti negativi è – ad esempio – la coerenza eventuale (eventual consistency), che rende difficile dare all’utente un feedback immediato sulle sue azioni. Problematiche con le quali ci siamo già scontrati, e che abbiamo affrontato – anche assieme a Marco stesso – nel progetto che stiamo sviluppando in MV Labs e che utilizza questo approccio.

E’ stata quindi la volta del nostro Marco, che ha riproposto il suo talk “Elm or how I learned to love front-end development“.  ELM è un linguaggio funzionale per il frontend che compila in Javascript. Grazie al formalismo della programmazione funzionale (oltre che alla tipizzazione statica e alla compilazione), gli errori al runtime diventano un brutto ricordo e il mantenimento del codice risulta meno complesso. Puoi scoprire di più su Elm e su questo paradigma attraverso le slide utilizzate a Zagabria, ma anche il video di un precedente intervento di Marco. Se invece vuoi vedere questa tecnologia all’opera, puoi visitare il nostro sito PHPMiddleworld :)

Il secondo giorno si è aperto con il keynote di Maciej Ceglowski che ci ha intrattenuto con un bellissimo talk sul futuro che ci attende e su come dovremmo approcciarci ad esso con una visione un po’ meno entusiasta per poterci focalizzare su problemi più concreti. La massima della giornata è stata senza dubbio:

“Never dying must be annoying: imagine having 30000 years of browsing history haunting you!”

Philipp Krenn nel suo talk “Se7en deadly deployment sins” ci ha poi fatto riflettere sui “peccati” che ogni sviluppatore prima o poi commette, paragonandoli ai 7 peccati capitali. Cita ad esempio la lussuria: è davvero necessario utilizzare sempre le ultime tecnologie disponibili? O l’invidia: perché cercare di fare personalmente cose che qualcun’altro ha già fatto per noi?


Chiudiamo poi con l’ultimo talk di Saša Jurić che ci ha parlato di Phoenix un framework per Elixir (basato a sua volta su Erlang) per lo sviluppo di applicazioni web. Phoenix vanta dalla sua delle performance straordinarie: parliamo di decine di migliaia di richieste per secondo, latenze nell’ordine dei microsecondi e 2 milioni di utenti connessi ad una singola macchina. Saša ci ha mostrato come la creazione di una applicazione di chat con i web socket sia estremamente semplice. Termina l’intervento con una forte affermazione: Pheonix è, ad oggi, il miglior framework per la creazione di applicazioni web per qualsiasi tipo di progetto. Sicuramente un framework da tenere sott’occhio e che proveremo presto in MV Labs!


Due giorni sicuramente impegnativi ma che ci hanno fornito molti spunti di riflessione sul lavoro quotidiano, ci hanno fatto conoscere nuove tecnologie e ci hanno fatto provare nuove pietanze locali! :)

Doviđenja Zagreb!

Articolo di Andrea Cadorin

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